«A Regione Lombardia va il nostro grazie per l’impegno finora dimostrato nel contrasto alla diffusione della Peste suina africana, che è ormai una minaccia concreta anche per i nostri allevamenti. Accogliamo con favore la volontà espressa dall’assessore Beduschi di mettere a disposizione dei territori ulteriori risorse e chiediamo che siano sostenuti gli investimenti aziendali in biosicurezza messi in campo dagli imprenditori del Lodigiano e del Milanese», è Francesco Pacchiarini, presidente di Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza a esprimere soddisfazione per le misure finora adottate dalle istituzioni regionali nella lotta alla Psa e per le recenti dichiarazioni rilasciate da Alessandro Beduschi, assessore regionale all’Agricoltura e alla Sovranità alimentare e Foreste, che ha confermato particolare attenzione anche alla situazione delle zone finora immuni dal contagio.
«Confidiamo - prosegue Pacchiarini - che Lodi e Milano, territori di indubbio valore nella filiera suinicola lombarda, siano tra i destinatari dei fondi aggiuntivi che l’amministrazione regionale vorrebbe destinare alle aree non ancora toccate, ma seriamente minacciate dal virus. Non nascondo la preoccupazione per gli sviluppi di questa epidemia che ha intaccato Pavia, alle porte delle nostre province. Timori che ho espresso anche all’assessore Beduschi in una lettera inviata nei giorni scorsi per chiedere supporto al nostro comparto zootecnico, anche in vista delle prossime scadenze imposte dalla norma in materia di prevenzione e contenimento della PSA».
Bene per Pacchiarini anche i recenti provvedimenti del governo lombardo contro la Psa, nello specifico il bando da 2,2 milioni di euro attivato da martedì 4 luglio per l’acquisto di recinzioni di protezione dai cinghiali, insieme all’appello rivolto ai ministri Lollobrigida e Schillaci per ottenere la collaborazione delle Forze Armate nelle attività di controllo della malattia, soprattutto nella sorveglianza attiva e ricerca delle carcasse nelle zone di restrizione in provincia di Pavia.